Da martedì 14 a domenica 19 febbraio è tornata la XIV edizione della manifestazione scientifica “Esperienza inSegna”, organizzata dall’Associazione PALERMOSCIENZA presso l'Università degli Studi di Palermo. Anche quest’anno, la scuola “Vittorio Emanuele Orlando” ha partecipato a questo importante appuntamento e così martedì 14 febbraio dieci ragazzi delle classi terze, supportati dalle docenti di scienze, Prof.ssa D’Anna e Prof.ssa Schiavo e dall’Associazione “Vulcani & Ambiente” hanno presentato al pubblico i loro exhibit scientifici.

Il tema annuale della manifestazione è  stato “ll mondo possibile”, con oltre 100 iniziative ideate e realizzate da studenti, ricercatori, docenti e da tutta la filiera formativa. Questa edizione di Esperienza Insegna, dedicata a Italo Calvino e alla sostenibilità, ha incontrato l’immaginario dello scrittore italiano e le sue città reali, simboliche o surreali, diventate oggi archetipi moderni, mettendole in

dialogo con i goal dell’Agenda 2030.

La scuola VEO ha contribuito con degli esperimenti basati su due obiettivi dell'agenda 2030: obiettivo 7 (energia pulita ed accessibile) e obiettivo 11 (città e comunità sostenibili).  

Per il primo obiettivo sono stati realizzati alcuni esperimenti su tre forme di energia:

  • energia eolica con la realizzazione di pale eoliche
  • energia solare con la realizzazione di un sistema fotovoltaico
  • energia geotermica con un esperimento che, sfruttando questa forma di energia, permette di climatizzare le abitazioni.

Per il secondo obiettivo è stata realizzata la simulazione di un sisma per vedere gli effetti del terremoto su strutture non antisismiche e su quelle antisismiche con conseguente registrazione delle onde con un sismografo.

Lo scopo principale di questi exhibit è stato quello di avvicinare i ragazzi al mondo della scienza e del sapere, suscitare in loro la curiosità per conoscere i meccanismi di molti fenomeni naturali, sensibilizzarli alla diminuzione degli sprechi e all'uso di energie rinnovabili e far comprendere come il movimento di blocchi rocciosi lungo una superficie di faglia può scatenare un sisma.